GRUPPO MISTO – CONSIGLIO COM.LE GUBBIO

Interrogazione presentata ai sensi dell’art. 43 del vigente regolamento del c.c..

OGGETTO:  NONOSTANTE LA RECENTE RISTRUTTURAZIONE DEI BAGNI PUBBLICI IN VIA XX SETTEMBRE COSTATA 45000 EURO, COME E’ STATO POSSIBILE REALIZZARE UN BAGNO PER DISABILI A NORMA, MA CON TONDELLI ALL’INGRESSO CHE IMPEDISCONO L’ACCESSO CON LA CARROZZINA, OLTRE AD ALTRE “STORTURE” INCOMPRENSIBILI?

PREMESSO CHE

Anche i bagni pubblici sono stati da sempre un problema per la nostra città, che pur dando la gestione a terzi, l’amministrazione comunale non è riuscita a dare un servizio idoneo per una città turistica quale vuol essere Gubbio;

CONSIDERATO CHE

Di recente si sono investiti 45000 euro di denaro pubblico per la ristrutturazione dei bagni pubblici in via XX settembre, che necessitavano di questo intervento, su segnalazione di molti cittadini, sono emerse tantissime “storture” che vanno dalla porta blindata, alla mancanza di cartelli che indicano il pulsante per l’uscita dal bagno (è stato un cittadino con un proprio pennarello ad attaccarci un avviso provvisorio volante per il fatto che molti turisti non capivano come uscire dal bagno) , alla dimensione dei bagni, larghi soltanto quanto la porta di ingresso, con il water a poche decide di centimetri dalla porta stessa, dimensioni che causano complicazioni enormi per accedere al bagno stesso, soprattutto per donne in stato di gravidanza.

La “stortura” davvero imperdonabile e incomprensibile riguarda l’aspetto legato alle barriere architettoniche, in quanto non è presente una rampa di ingresso, ma c’è un gradino di circa 20 centimetri, ma soprattutto i tondelli di ingresso montati a ridosso della porta, che con la struttura in acciaio dove vengono montati i tornelli, praticamente rende impossibile accedere ai bagni pubblici ai disabili con carrozzina, nonostante sia stato fatto un bagno all’interno come da normative vigenti, destinato a loro. 

Persino la gettoniera rappresenta un’altra barriera e un’altra “stortura”, per due ordini di motivi: il primo, è legato al suo posizionamento in alto e sopra la struttura in acciaio che sorregge i tornelli non usufruibile da tutti; un’altra barriera e stortura dipende invece dalla gettoniera stessa, obsoleta e superata , che non da il resto ed accetta solo monete. Sarebbe troppo chiedere una gettoniera che dia la possibilità del pagamento con carta di credito,  ma almeno che ci sia la possibilità di pagare con banconote e che ci sia la possibilità di avere il resto. Anche questo dettaglio che sembra di poco conto, ha creato diversi problemi ai turisti per il soddisfacimento dei loro bisogni fisiologici, costretti poi a recarsi presso strutture commerciali adiacenti per farsi cambiare la moneta, rappresentando così un ulteriore problema della cattiva amministrazione pubblica che ricade su commercianti e cittadini;

TENUTO CONTO CHE

Il sociale e l’abbattimento delle barriere architettoniche devono rappresentare per una amministrazione un obiettivo da perseguire senza “storture” e per il quale si investono giustamente anche diverse risorse  di denaro pubblico;

Considerando che Gubbio è una città che deve puntare sul turismo e che quindi necessita di una amministrazione comunale che sappia offrire adeguati e funzionali servizi, senza invece causare disservizi , sia prima dell’intervento di ristrutturazione e ancor peggio , dopo aver investito soldi pubblici come nei bagni di via XX settembre;

FATTE LE DOVUTE PREMESSE E CONSIDERAZIONI, SI INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE:

Per sapere chi ha gestito ed autorizzato i lavori di ristrutturazione dei bagni pubblici in via XX settembre e se questi responsabili di progetto ed esecutori dello stesso, avessero quanto meno sollevato il problema prima dell’esecuzione della ristrutturazione ed eventualmente quale risposta ha dato l’assessore competente  per far procedere comunque i lavori per come sono stati fatti, sia nelle dimensioni dei bagni, ma soprattutto per quanto concerne le barriere architettoniche, senza prevedere soluzioni funzionali e diverse da quelle prese;

Essendoci poco dopo l’ingresso sulla sinistra uno spazio adeguato per montare nel medesimo una porta diversa da quella con i tondelli (si vede dalla foto dell’ingresso allegata), magari con porte scorrevoli, che avrebbero evitato di creare un muro per i disabili impossibile da superare, perché nessuno di voi c’ha pensato? Perché invece di creare bagni da un metro per un metro o poco più, non avete ripensato in modo più consono e funzionale, una diversa organizzazione degli spazi? E’ poi tanto complicato mettere una targa all’uscita che indica ai turisti che per uscire bisogna premere un pulsante collocato a tre metri dai tornelli, evitando tantissimi disagi agli utilizzatori, in primis ai turisti?

Tutte domande che i cittadini si chiedono esterrefatti ed increduli e che per questo chiedo a sindaco e all’assessore competente una esaustiva risposta orale e scritta.

Allego alla presente interrogazione foto documentative. 

Gubbio, 24 maggio 2023

GRUPPO  MISTO CONSIGLIO COMUNALE GUBBIO

Angelo Baldinelli