GRUPPO MISTO – CONSIGLIO COM.LE GUBBIO

Mozione presentata ai sensi dell’art. 42 del vigente regolamento del c.c..

OGGETTO: MODIFICA DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE, ART 35 COMMA 6 “ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI DEL CONSIGLIO COMUNALE”.

PREMESSO CHE

Soltanto con il periodo che abbiamo vissuto legato alla pandemia, abbiamo scoperto anche per le sedute consiliari, la conferenza dei capigruppo, le commissioni permanenti, l’importanza dello strumento informatico della videoconferenza, che ci ha permesso in quel periodo di lockdown e per i periodi successivi caratterizzati da vincoli e limitazioni nelle adunanze pubbliche, di poter svolgere la nostra funzione di consiglieri comunali;

TENUTO CONTO CHE

Strumenti come quelli della videoconferenza rappresentano anche in periodi come quelli attuali , dove sono venute meno tutte le restrizioni legate alla pandemia, una grande opportunità pratica e funzionale, soprattutto per le brevi riunioni organizzative come le conferenze dei capigruppo e per le commissioni permanenti, mentre per quanto riguarda le sedute del consiglio comunale, molto più articolate, dove l’interazione tra colleghi in aula rappresenta un elemento importante e di maggiore partecipazione alla discussione degli atti all’ordine del giorno, ho avuto dall’inizio un atteggiamento critico, tanto da votare contro la modifica dell’articolo 35 comma 6 del regolamento comunale , che ha previsto appunto la possibilità di partecipare in “forma mista”, ovvero in presenza o in remoto alle sedute consiliari;

CONSIDERATO CHE

La maggioranza in consiglio comunale aveva votato comunque favorevolmente a questa modifica dell’art 35 comma 6 del regolamento del consiglio comunale, dove prima di esprimere un voto contrario, avevo proposto un emendamento a tale modifica,  aggiungendo all’articolo 35 comma 6 un requisito fondamentale, ovvero quello di richiedere a chi volesse partecipare alle sedute consiliari attraverso la videoconferenza, di poterlo fare alla condizione che per tutta la durata del consiglio comunale avesse la propria videocamera del proprio device (computer, tablet, smartphone) accesa in modalità “on”, constatando amaramente che questa mia richiesta non fu presa in considerazione da parte del consiglio comunale:

CONSTATATO CHE

Quelle che erano le mie perplessità sullo strumento “remoto” che prevede appunto la possibilità di partecipare alle sedute consiliari in forma mista, ovvero decidendo autonomamente di essere presente fisicamente in aula consiliare, oppure se optare per seguire il consiglio comunale da casa, dal proprio ufficio o da qualsiasi altro luogo diverso dalla sala consiliare attraverso la videoconferenza, si sono poi manifestate vere, ovvero che sistematicamente la maggior parte , ed in molti frangenti tutti i consiglieri che optano per partecipare al consiglio comunale da remoto, poi spengono le loro videocamere durante la discussione degli atti, per poi riaccenderle soltanto pochi secondi prima della votazione degli atti stessi, per poi immediatamente spegnerle di nuovo;

Quello che pensavo al momento della votazione sulla modifica dell’art 35 comma 6 del Regolamento del Consiglio Comunale dal mio punto di vista, lo penso ancor più oggi, in quanto tenere la videocamera spenta per la maggior parte del tempo di partecipazione al consiglio comunale , lo reputo un comportamento non consono con il ruolo svolto, che nessun dottore ci ha prescritto e soprattutto per il rispetto in primo luogo delle istituzioni che onoriamo di presiedere, delegati dai cittadini con il loro voto, sia nel rispetto del Sindaco, sempre presente e della Giunta, del Presidente del Consiglio Comunale, di tutti i consiglieri presenti in aula e di tutti i cittadini che rappresentiamo, e anche per l’etica relativa al compenso che percepiamo, seppur minimo quale è il  gettone di presenza, pagato comunque con le tasse dei cittadini; 

TUTTO CIO’ PREMESSO , CONSIDERATO E CONSTATATO SI CHIEDE AL SINDACO E ALLA GIUNTA E A QUESTO CONSIGLIO COMUNALE:

  • Di continuare a dare la possibilità ad ogni consigliere comunale di decidere autonomamente se partecipare al consiglio comunale da remoto o in presenza,  ma qualora si opti per la partecipazione da remoto, deve essere prevista una condizione inderogabile : “per poter partecipare al voto di ogni atto in discussione, il consigliere che partecipa da remoto, per tutto il tempo di discussione di quell’atto, deve rigorosamente lasciare la propria videocamera del proprio device usato per partecipare al consiglio da remoto in modalità “on” – accesa  e sarà compito del segretario comunale e del suo staff verificare che questa inderogabile norma di lasciare la videocamera accesa per tutto il tempo di discussione dell’atto al quale si intende partecipare al voto, venga osservata dai consiglieri comunali che hanno deciso di seguire e di partecipare da remoto alla seduta consiliare;
  • Qualora il segretario comunale e il suo staff verificassero che la videocamera di uno o più consiglieri dovesse essere spenta durante la discussione dell’atto, faranno presente al presidente del consiglio comunale di tale mancata osservazione della norma e di conseguenza impedire la partecipazione alla votazione di quell’atto specifico.

                                  Gubbio, 8 luglio 2023

Gruppo Misto Consiglio Comunale Gubbio

F.to Angelo Baldinelli